Spettacoli - Spettacoli per adulti
SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE
da William Shakespeare
Traduzione e adattamento del testo, pupazzi e allestimento scenico: Paola Campanini
Progetto musicale, elaborazioni e interventi di nuova composizione: Marco Falsini
Animazione e voci: Paola Campanini e Stefano Moretti
fiati, percussioni ed elettronica: Marco Falsini
SINOSSI
E' una rilettura per il teatro di figura della commedia shakespeariana che usa i personaggi umani come sfondo pietrificato dove si muovono le fate e gli elfi, resi veri protagonisti dell’azione. Fulcro della vicenda è la contesa fra Oberon e Titania per un paggio, e l'amore crudelmente ridicolo di Titania per un uomo trasformato in mostro ridicolo, Bottom, un burattinaio trasportato in un'altra realtà dagli scherzi maligni di Puki il folletto. Bottom è l'unico umano ammesso al contatto con il mondo lunare degli elfi, e per una notte può credere di aver dormito sul seno diafano della Regina delle fate. Il tempo della realtà e il tempo dei sogni si intrecciano uno nell’altro.
LA TECNICA
Nello spettacolo si alterna la recitazione di attori/animatori (quasi deus ex machina) e l’uso di pupazzi di un genere particolare: si tratta infatti di grandi marionette bunraku (mosse a vista, senza fili) che si ispirano ad un genere tradizionale del teatro di animazione giapponese. Le marionette più grandi sono alte circa 80 centimetri e sono costruite con materiali diversi, fra cui cartapesta, creta, stoffa. Alcuni personaggi (i quattro innamorati in fuga) sono rappresentati da sagome che si muovono in modo meccanico.
Nella nostra cultura si pensa al teatro di animazione come ad un genere destinato solo al pubblico infantile, ignorando che nel suo passato esso era in realtà destinato ad un pubblico ben più vasto; ancora oggi sono molto numerose, soprattutto fuori d’Italia, le compagnie che producono spettacoli rivolti espressamente ad un pubblico adulto. Il Teatro di Figura (così viene ormai chiamato dagli studiosi di teatro, comprendendo in questo genere tecniche diverse quali i burattini tradizionali, le marionette a fili e tutti gli altri tipi di pupazzi, oggetti e ombre) ha delle caratteristiche che lo rendono particolarmente adatto ad esprimere ciò che l’attore in carne ed ossa non può esprimere, proprio per quella sorta di arcana “inumanità” che contraddistingue i suoi protagonisti. Con questa scelta intendiamo perciò avvicinare i ragazzi - che probabilmente conoscono solo i burattini tradizionali – ad un genere teatrale ricco di fascino e per nulla infantile.
IL TESTO
L’intervento sul testo ha avuto lo scopo di adattare la famosa commedia shakespeariana alle esigenze del teatro di figura. Come è noto, la commedia si svolge in un continuo intreccio di mondi paralleli in cui gruppi diversi di personaggi vivono la propria storia: i quattro innamorati in fuga (Lisandro, Ermia, Demetrio ed Elena), le Fate e gli Elfi, i buffi commedianti. Le scene ambientate nel mondo delle Fate e degli Elfi sono state conservate quasi integralmente. Le vicende dei quattro innamorati sono state molto sintetizzate, proprio per rendere un effetto di “girotondo meccanico” che le passioni umane sembrano innescare. Un intervento sostanziale è stato fatto nella parte che riguarda la scalcinata compagnia di attori: di tutto il gruppo resta solo Bottom, qui trasformato in un burattinaio che da solo sta provando nel bosco il suo ridicolo spettacolo.
LA MUSICA
Nel testo originale del Sogno di una notte di mezza estate i riferimenti alla musica sono molto frequenti: è questa una delle più 'musicali' commedie di Shakespeare, che spesso inseriva nelle sue opere canzoni e danze. Nostro scopo però non è la ricostruzione storica di uno spettacolo shakespeariano, quanto piuttosto una rilettura per lo spettatore di oggi, con interventi musicali contemporanei, cercando di ricreare il clima espressivo implicito nel testo. I fiati (sax e clarinetto dal vivo) si alternano ad elaborazioni elettroniche, inseguendo e evocando i personaggi della commedia; il clima “cool” della notte shakesperiana è percorso dai fremiti erotici della regina delle fate, e dalle coloriture buffe dei quattro innamorati. Alcuni spunti melodici sono tratti dal repertorio musicale dell’età di Shakespeare, inseriti però in una tessitura sonora che ne esalta le caratteristiche notturne e stranianti.
Con questa musica Bottom e i personaggi fatati si presentano al pubblico con definiti caratteri e affetti, in un tempo e in un mondo lunare che si trasforma invece in un meccanico carillon, in un sogno circolare che accoglie le vicende dei quattro amanti, gli umani, loro sì immersi in una atmosfera irreale.
SCHEDA TECNICA
TECNICA: Marionette bunraku, Sagome, Maschere
DURATA: 1 ora
SPAZIO SCENICO: mt. 8 x 4 su palco o pedana
BUIO/SCATOLA NERA (fondale e quinte nere)
LUCI: scheda da richiedere a parte
AUDIO: scheda da richiedere a parte